La pianta "capace di ammorbidire"
Proprietà e controindicazioni
Marmaredda, marmara,pramutza, marmarutza, la malva è una delle piante più facilmente reperibili in Sardegna. Il suo nome viene dal latino mollire, ossia "capace di ammorbidire"; e concorda anche con il termine greco malachè, che vuol dire "rendere morbido".
Se ne trovano di diverse specie con proprietà simili nelle campagne, nei boschi e nei giardini; ed è facile vedere i bambini che mangiano quelle specie di "tortine" che si creano quando il fiore si secca. Si usano soprattutto fiori e foglie, raccolti in giugno e luglio e lasciati seccare al sole.
La malva si assume prevalentemente tramite infuso, come antinfiammatorio ed emolliente delle mucose. Per questo motivo è particolarmente utile in caso di tosse, mal di gola, faringite e laringite, ma anche come gastroprotettore e contro il mal di stomaco.
Questa pianta è utile anche per lenire le infiammazioni dell'intestino e come regolatore in caso di stitichezza.
L'infuso è utile anche come collutorio, in caso di gengiviti, ascessi e stomatiti.
Se durante una gita in campagna si viene punti da un insetto, si può alleviare il dolore spremendo una foglia di malva sulla puntura.
Ma la malva ha anche proprietà idratanti, per questo motivo è bene aggiungere circa tre litri di decotto all'acqua della vasca da bagno.
Il decotto, filtrato, è utile come lavanda per lenire infiammazioni vaginali.
Le foglie di malva, inoltre, possono essere usate come ingrediente per le zuppe, per poter usufruire delle sue proprietà in modo gustoso.
Non risultano particolari controindicazioni per l'uso della malva, tanto che viene utilizzata anche in gravidanza. Gli unici problemi possono derivare da eventuali allergie ai principi attivi.
Se ne trovano di diverse specie con proprietà simili nelle campagne, nei boschi e nei giardini; ed è facile vedere i bambini che mangiano quelle specie di "tortine" che si creano quando il fiore si secca. Si usano soprattutto fiori e foglie, raccolti in giugno e luglio e lasciati seccare al sole.
La malva si assume prevalentemente tramite infuso, come antinfiammatorio ed emolliente delle mucose. Per questo motivo è particolarmente utile in caso di tosse, mal di gola, faringite e laringite, ma anche come gastroprotettore e contro il mal di stomaco.
Questa pianta è utile anche per lenire le infiammazioni dell'intestino e come regolatore in caso di stitichezza.
L'infuso è utile anche come collutorio, in caso di gengiviti, ascessi e stomatiti.
Se durante una gita in campagna si viene punti da un insetto, si può alleviare il dolore spremendo una foglia di malva sulla puntura.
Ma la malva ha anche proprietà idratanti, per questo motivo è bene aggiungere circa tre litri di decotto all'acqua della vasca da bagno.
Il decotto, filtrato, è utile come lavanda per lenire infiammazioni vaginali.
Le foglie di malva, inoltre, possono essere usate come ingrediente per le zuppe, per poter usufruire delle sue proprietà in modo gustoso.
Non risultano particolari controindicazioni per l'uso della malva, tanto che viene utilizzata anche in gravidanza. Gli unici problemi possono derivare da eventuali allergie ai principi attivi.