mercoledì 29 giugno 2016

Il Lentischio

Una pianta mediterranea


Il lentischio (Pistacia Lentiscus) è uno degli arbusti più diffusi della macchia mediterranea, facilmente riconoscibile quando ha le sue caratteristiche bacche rosse. Si trova facilmente nei territori fino a 800m sul livello del mare e può arrivare ad un'altezza di ben 5m. La sua diffusione è dovuta anche al fatto che si tratta di una di quelle piante della macchia mediterranea particolarmente resistenti agli incendi. Fiorisce in primavera e le sue bacche, dal forte profumo balsamico, arrivano a maturazione in tarda estate. Da queste bacche si estrae un olio attualmente utilizzato soprattutto a livello cosmetico, ma in passato veniva utilizzato a scopo alimentare cuocendolo insieme a pane e fichi secchi oppure come olio per friggere, sebbene il suo sapore sia amaro. L'olio veniva utilizzato anche nella produzione di saponi e in sostituzione dell'olio d'oliva per l'illuminazione. Il suo utilizzo ha, in realtà, origini molto remote: Plinio il Vecchio, ad esempio, ne suggeriva l'uso a chi desiderava tingersi i capelli di rosso, ma il lentischio veniva utilizzato anche per la cicatrizzazione delle ferite, delle ulcere gastriche,per la pulizia della pelle ed il trattamento di affezioni alle vie respiratorie.

L'ultima domenica di maggio, ad Escalaplano, si tiene la sagra dell'olio di lentischio; qui resistono ancora la raccolta delle bacche e l'estrazione dell'olio con le tecniche artigianali tradizionali. 
Il nome più diffuso in Sardegna è chessa, ma ve ne sono altri a seconda che si faccia riferimento alla pianta o al frutto: moddizza, moddissi, moddizzi, chessedda (con diverse varianti grafiche a seconda della zona) sono riferiti alla pianta; listincu, listinchinu, ollestincu, stincu sono riferiti al frutto.


Uso e proprietà

Di questo arbusto non si butta via niente: il legno si usa nella produzione del carbone vegetale e negli intarsi; dal tronco si estrae la resina utilizzata per le vernici e i restauri, per la produzione di chewing- gum, mastice per dentiere e paste per otturazioni; foglie e corteccia vengono utilizzate nella lavorazione del pellame e dalle bacche si estrae l'olio. I rametti, inoltre, si utilizzavano nella produzione di cestini e nasse da pesca.
Il lentischio ha proprietà balsamiche, diuretiche, astringenti, emostatiche, facilita la cicatrizzazione delle ferite e viene utilizzato in infuso, olio, resina.
Le sue proprietà lenitive ed emollienti lo rendono particolarmente adatto alla cura delle pelli sensibili e viene tuttora impiegato nella cura di tosse e raffreddori.
Un ulteriore uso è quello di mettere le foglie più giovani nelle scarpe per impedire la sudorazione eccessiva.

In una terra magica come la Sardegna non poteva mancare l'uso magico della pianta: un rametto posto sulla culla dei neonati o al gioco degli animali aveva il potere di scacciare il malocchio.

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